Le Nostre Riflessioni
La natura del Simbolo
I simboli, che da sempre sono
stati utilizzati per esprimere concetti difficili, o semplicemente per rendere
immediato qualcosa, ancora oggi continuano ad essere molto adoperati.
Sicuramente nei tempi il significato del SIMBOLO ed anche il suo impiego sono
abbastanza differenti da quelli del passato.
In passato i simboli erano visti come "organismi autonomi", capaci di modificare
gli eventi, ad essi si attribuivano poteri magici, fino ad essere talvolta
adorati come divinità.
Più di recente, nelle dittature del '900, ci fu una "strumentalizzazione" dei simboli,
infatti venivano utilizzati per fini quasi esclusivamente politici; come i discorsi e
gli slogan rientravano nel grande progetto di coinvolgere le masse popolari e di farle
sentire parte integrante di una realtà e di un utopico disegno.
Dunque i simboli persero tutto l'alone di mistero che le circondava (tranne che in
Germania, dove gruppi esoterici continuarono a credere che avessero poteri magici), per
acquistare un forte potere comunicativo, si era ormai a conoscenza del grande impatto
che avevano tutte le arti visive sulla popolazione, e così che si crearono, o più spesso
si ripresero da culture antiche, emblemi che avrebbero poi segnato la storia.
Con il crollo dei regimi totalitari scomparvero quasi completamente anche i loro stemmi
e il loro simbolismo rigido e "calcolato", ma ancora oggi alcuni fra gli emblemi più
famosi sopravvivono.
Non è affatto difficile imbattersi nei simboli del passato, e purtroppo neanche a quelli
che furono legati a eventi tragici, come svastiche, croci celtiche e fasci littori. Basta
camminare per la strada per vedere sui muri o sulle maglietta di qualche ragazzo quelle
figure.
Per la verità la svastica, come la croce celtica e il fascio non sarebbero dei simboli
cattivi, in quanto le loro origini risalgono all'antichità, dove i loro significati non
erano malvagi; il fatto è che chiunque li "indossa" o li dipinge non li associa al remoto
passato, ma alle dittature e di conseguenza agli atti orribili che da quelle scaturirono.
Non difficilmente poi, queste persone si immedesimano pienamente in quelle ideologie,
arrivando a giustificare pure le catastrofi ad esse correlate.
Il problema non è affatto dato dai simboli, ma dal significato che gli si va ad attribuire.
Bisogna sempre ricordarsi che qualsiasi stemma, in quanto artificio fatto dall'uomo, ha un
valore neutro, solo risalendo al perché è stato fatto, si potrà scoprire i suo significato,
e perciò stabilire la sua valenza positiva o meno.
La mia speranza è questa, che chiunque ancora oggi impiega svastiche e altri simboli del
genere, non condivida la parte degli ideali malvagi che ne stanno dietro, bensì che li
apprezzi per le loro forme, li ami per la loro storia, li ricordi per non dimenticare.
Giovanni Musotto