alterstoria

Le Nostre Riflessioni

Il valore dei Simboli

Dopo aver letto "La destra plurale" di Guido Caldiron, nello specifico la parte delle sottoculture giovanili (cap. 8), e dopo aver intervistato due miei amici, che hanno preferito restare nell'anonimato, riesco a capire tante cose in più di prima, e rafforzo, in tal modo, la mia ideologia.
Il mio amico mi ha raccontato ciò che sa sui vari simboli (svastica, fascio littorio, croce di malta), sul motivo per cui si rasa, del perché dei suoi vestiti sempre e solo neri. secondo me, chi si "comporta" così, non è sicuro di sé stesso ed ha delle idee totalmente diverse dalle mie. Ma le accetto e le rispetto, perché voglio che, chi ha idee diverse dalle mie, rispetti comunque ciò che penso. Siamo tutti uguali, con gli stessi diritti: bianchi, neri, poveri, ricchi! Nessuno è superiore agli altri, indipendentemente dai tratti somatici o dalla propria cultura religiosa; ciascuno ha le proprie idee, che devono essere rispettate da tutti.
Dunque, per me, la manifestazione di tali simboli o idee, è vana; però rispetto ciò che ognuno pensa e non voglio dire che una certa persona sbaglia a comportarsi in determinati modi. Il rispetto è la base di una vita serena e uguale per tutti.

Maria Claudia Piazza

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